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lunedì 27 ottobre 2014

Care compagne e cari compagni,
               ho voluto partecipare oggi a questo attivo unitario dei delegati  FIOM non tanto perché convinto dell’ utilità della presentazione di una piattaforma unitaria sul fisco e sulle pensioni, quanto per avere la possibilità di confrontarmi con  tanti delegati e delegate ormai stanchi degli apparati sindacali.
               Lo stesso volantino che presenta l’ iniziativa odierna anche agli occhi del più ingenuo delegato RSU, nei suoi contenuti,  si rivela quantomeno bizzarro recita infatti il suddetto volantino:  “…..la riforma Fornero è stata una gigantesca finanziaria che toglie…..etc. etc……..ha creato ingiustizie nei confronti delle donne, dei giovani, degli esodati, dei lavoratori e degli stessi  pensionati …..BISOGNA CAMBIARLA!...”                                            
               I miei vivissimi complimenti: quando venne varato tale massacro sociale alcune delle sigle sindacali oggi qui presenti semplicemente lo appoggiarono, un’ altro sindacato, la CGIL  al quale appartengo,si limitò ad un penoso dissenso di facciata condito da qualche ora di sciopero: serve aggiungere altro? Prima si aprono le stalle e si fanno uscire le mandrie e poi si corre a riprenderle  urlando al disastro, senza ricordare di aver favorito  tale fuga……un comportamento da studio psichiatrico di sdoppiamento della personalità.
             Il volantino si limita, nelle sue proposte, a rendere più digeribile la cicuta dimenticando però che la cicuta è un veleno mortale ad azione lenta e paralizzante. Invece di rimandare il veleno al mittente organizzando la rabbia e la disperazione del mondo del lavoro ci si presta ad addolcirlo rimandando solamente il giorno delle esequie.
             Allora mi chiedo: voi dirigenti sindacali potete mettere in campo ancora iniziative di tale genere, ma sappiate che ci sono delegati e lavoratori che non si presteranno più a reggervi il gioco (molte volte finalizzato ad avere un accredito al tavolo delle trattative con l’ ennesimo DUCETTO ITALICO al quale ricordiamo che fine fece il buon BENITO): la verità, care compagne e cari compagni, è una e una soltanto: il capitalismo non funziona, non è riformabile, il conflitto fra Capitale e Lavoro non è sanabile!  Chiunque voglia far rimanere sul mercato la propria azienda deve produrre utili e il lavoro per qualsiasi imprenditore è un costo. Per difendere i profitti si riduce il costo del lavoro ( si licenzia, si de localizza, si rendono schiavi i lavoratori), ma così facendo si riducono drasticamente le capacità di consumo dei lavoratori-consumatori le merci non vengono vendute e il PLUSLAVORO (ebbene sì ancora MARX!) non si trasforma in profitto: è un circolo vizioso dal quale il capitalismo non ne uscirà se non che  con un atto distruttivo attraverso guerre che poi favoriranno la ripresa dovendo ricostruire ciò che si è distrutto. Dalla crisi del  ’29 gli USA ne uscirono non con il New Deal , ma con una guerra di portata mondiale.
              Una società basata sul profitto , sulla crescita economica e sulla competizione anziché sui bisogni, sull’ equa distribuzione e sulla collaborazione è destinata a fallire tragicamente causando l’ estinzione della specie umana: è ora di fermarsi, di ragionare e di mettere l’ Umanità al centro del nostro agire e non il profitto!
            Sicuramente sarà una dimenticanza, ma nel volantino non c’è alcun accenno all’ennesimo attacco all’ Art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (già ridotto a brandelli dal bombardamento della Fornero), Statuto che io comunque considero un mezzo per addolcire la schiavitù del lavoro salariato, ma è anche vero ed indiscutibile che fu conquistato in un periodo di grande forza del proletariato così come è assolutamente incontrovertibile che oggi “ Monsieur le Capital”, approfittando di un periodo di grande debolezza del proletariato, sta inesorabilmente cancellando quelle che furono per lui concessioni “dolorose”, fatte per recuperare quell’ ordine sociale che gli stava sfuggendo di mano passando spietatamente sopra le nostre teste se non troverà nessuna forma di resistenza.
          Renzi, in conclusione, non è altro l’ ennesimo burattino: mente sapendo di mentire e rilascia dichiarazioni ai servi giornalettari e pennivendoli  ( che altro non sono se non l’ esatto rovesciamento della realtà : “ IL MONDO CAPOVOLTO”  per dirla con il Moro di Treviri).
          Aderiamo dunque allo sciopero? Si, noi aderiamo allo sciopero da Comunisti, per dare voce ai Comunisti: NOI VOGLIAMO  IL SUPERAMENTO DELLO STATUTO DEI LAVORATORI ATTRAVERSO L’ ABBATTIMENTO DEL CAPITALISMO E L’ INSTAURAZIONE DELLA DITTATURA DEL PROLETARIATO!
Attivo unitario dei delegati CGIL CISL UIL
Discorso del compagno Matteo Salemme delegato FIOM e militante del Partito Comunista dei Lavoratori
Parma 23 ottobre 2014



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