Care compagne e cari compagni,
ho voluto partecipare oggi a
questo attivo unitario dei delegati FIOM
non tanto perché convinto dell’ utilità della presentazione di una piattaforma
unitaria sul fisco e sulle pensioni, quanto per avere la possibilità di
confrontarmi con tanti delegati e
delegate ormai stanchi degli apparati sindacali.
Lo stesso volantino che presenta
l’ iniziativa odierna anche agli occhi del più ingenuo delegato RSU, nei suoi
contenuti, si rivela quantomeno bizzarro
recita infatti il suddetto volantino: “…..la riforma Fornero è stata una gigantesca
finanziaria che toglie…..etc. etc……..ha creato ingiustizie nei confronti delle
donne, dei giovani, degli esodati, dei lavoratori e degli stessi pensionati …..BISOGNA CAMBIARLA!...”
I miei vivissimi complimenti:
quando venne varato tale massacro sociale alcune delle sigle sindacali oggi qui
presenti semplicemente lo appoggiarono, un’ altro sindacato, la CGIL al quale appartengo,si limitò ad un penoso
dissenso di facciata condito da qualche ora di sciopero: serve aggiungere
altro? Prima si aprono le stalle e si fanno uscire le mandrie e poi si corre a
riprenderle urlando al disastro, senza
ricordare di aver favorito tale fuga……un
comportamento da studio psichiatrico di sdoppiamento della personalità.
Il volantino si limita, nelle sue
proposte, a rendere più digeribile la cicuta dimenticando però che la cicuta è
un veleno mortale ad azione lenta e paralizzante. Invece di rimandare il veleno
al mittente organizzando la rabbia e la disperazione del mondo del lavoro ci si
presta ad addolcirlo rimandando solamente il giorno delle esequie.
Allora mi chiedo: voi dirigenti
sindacali potete mettere in campo ancora iniziative di tale genere, ma sappiate
che ci sono delegati e lavoratori che non si presteranno più a reggervi il
gioco (molte volte finalizzato ad avere un accredito al tavolo delle trattative
con l’ ennesimo DUCETTO ITALICO al quale ricordiamo che fine fece il buon
BENITO): la verità, care compagne e cari compagni, è una e una soltanto: il
capitalismo non funziona, non è riformabile, il conflitto fra Capitale e Lavoro
non è sanabile! Chiunque voglia far
rimanere sul mercato la propria azienda deve produrre utili e il lavoro per
qualsiasi imprenditore è un costo. Per difendere i profitti si riduce il costo
del lavoro ( si licenzia, si de localizza, si rendono schiavi i lavoratori), ma
così facendo si riducono drasticamente le capacità di consumo dei lavoratori-consumatori
le merci non vengono vendute e il PLUSLAVORO (ebbene sì ancora MARX!) non si
trasforma in profitto: è un circolo vizioso dal quale il capitalismo non ne
uscirà se non che con un atto
distruttivo attraverso guerre che poi favoriranno la ripresa dovendo
ricostruire ciò che si è distrutto. Dalla crisi del ’29 gli USA ne uscirono non con il New Deal ,
ma con una guerra di portata mondiale.
Una società basata sul profitto ,
sulla crescita economica e sulla competizione anziché sui bisogni, sull’ equa
distribuzione e sulla collaborazione è destinata a fallire tragicamente causando
l’ estinzione della specie umana: è ora di fermarsi, di ragionare e di mettere
l’ Umanità al centro del nostro agire e non il profitto!
Sicuramente sarà una dimenticanza,
ma nel volantino non c’è alcun accenno all’ennesimo attacco all’ Art. 18 dello
Statuto dei Lavoratori (già ridotto a brandelli dal bombardamento della
Fornero), Statuto che io comunque considero un mezzo per addolcire la schiavitù
del lavoro salariato, ma è anche vero ed indiscutibile che fu conquistato in un
periodo di grande forza del proletariato così come è assolutamente
incontrovertibile che oggi “ Monsieur le Capital”, approfittando di un periodo
di grande debolezza del proletariato, sta inesorabilmente cancellando quelle
che furono per lui concessioni “dolorose”, fatte per recuperare quell’ ordine
sociale che gli stava sfuggendo di mano passando spietatamente sopra le nostre
teste se non troverà nessuna forma di resistenza.
Renzi, in conclusione, non è altro l’
ennesimo burattino: mente sapendo di mentire e rilascia dichiarazioni ai servi
giornalettari e pennivendoli ( che altro
non sono se non l’ esatto rovesciamento della realtà : “ IL MONDO
CAPOVOLTO” per dirla con il Moro di
Treviri).
Aderiamo dunque allo sciopero? Si,
noi aderiamo allo sciopero da Comunisti, per dare voce ai Comunisti: NOI
VOGLIAMO IL SUPERAMENTO DELLO STATUTO
DEI LAVORATORI ATTRAVERSO L’ ABBATTIMENTO DEL CAPITALISMO E L’ INSTAURAZIONE DELLA
DITTATURA DEL PROLETARIATO!
Attivo unitario dei delegati CGIL
CISL UIL
Discorso del compagno Matteo
Salemme delegato FIOM e militante del Partito Comunista dei Lavoratori
Parma 23 ottobre 2014